A due anni dall’ultima personale torna nella Galleria Vittoria, di via Margutta 103, Chiara Abbaticchio,con la mostra ‘Muse nella Metropoli’a cura di Tiziano M.Todi La selezione di opere scelte per la mostra mira a creare un percorso espositivo che mostri la ricerca dell’artista romana, con speciale riguardo verso le figure femminili sempre più colorate e ingenuamente allusive inserite nella metropoli sempre più frenetica. “Dipingo perché amo dipingere. Dipingo perché quando dipingo io sono libera.” Questa è Chiara Abbaticchio, che liberamente, in serenità, in spazi recuperati lontani dal frastuono di una civiltà in movimento, s’immerge nel suo animato universo interiore fissando immagini tra i percorsi della memoria. Questo è il suo mondo fantasmagorico: fascino, eleganza, romanticismo e seduzione di una vita rappresentata al femminile, organizzata dinamicamente in paesaggi urbani del nostro tempo. Immagini di donne in ambientazioni cittadine nelle quali agilmente si muovono nella loro quotidianità, che rivelano bellezza, magia e mistero nel fascino di certezze acquisite, di vitalità rinnovate, in una modernità che diviene entusiasmante. E in questo prediligere ‘donne e città’ l’artista sembra rappresentare  se stessa nella sua ricerca. Una pittura vivace quella di Chiara, energica, di pugno, che imprime forza e vita ai soggetti raffigurati, in cui ‘Muse e Metropoli’ divengono un tutt’uno in un’armonica e continua trasformazione. E’ la rappresentazione alquanto frenetica della nostra società contemporanea che l’occhio attento della nostra pittrice mette a fuoco con una sensibilità davvero acuta e un talento estetico di grande efficacia significativa ed evocativa. La linea è decisa, dinamica: ‘Per linea intendo un figurativo moderno, fluido, dinamico, non rinchiuso in rigidi schemi realistici che confluisce in un uso del colore espressionistico’ afferma l’artista, ‘il colore forma con la linea il soggetto lo amplifica.’ Il colore è il vero protagonista nella sua poetica che, impresso a macchie, intenso, vivace esplosivo e a volte evanescente esalta la materia, che ricolma di energia e la rende pulsante di vita, regalandoci quelle percezioni della realtà che nel loro continuo divenire sembrano sfuggire molto spesso alla nostra attenzione, ma che sopite nella parte più recondita della memoria, riescono a riaffiorare emozionandoci. Sabina Caligiani

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